I cavi sottomarini svolgono un ruolo strategico cruciale nel collegare gli Stati membri, le isole e l’Europa al resto del mondo. Rafforzare la sicurezza e la resilienza di queste infrastrutture è vitale per l’UE. I più di 400 cavi sottomarini che trasportano dati sotto i mari e gli oceani del nostro pianeta costituiscono la spina dorsale di Internet, con il 99% del traffico Internet mondiale che passa lungo 1,3 milioni di chilometri di infrastrutture sparse sott’acqua.
Importanza dei cavi sottomarini
La storia dei cavi sottomarini inizia intorno al 1850, quando cominciarono a essere posati i primi cavi telegrafici. Sono estremamente leggeri e poco ingombranti, con un diametro di soli circa 4-5 centimetri, e sono costituiti da fibre ottiche coperte da strati di polietilene, rame e altri eventuali strati protettivi in acciaio. Oggi, è impossibile pensare alla vita quotidiana nelle società contemporanee senza queste infrastrutture.
Rischi e vulnerabilità
I cavi sandomarini sono estremamente vulnerabili. Ogni anno nel mondo si registrano tra i 150 e i 200 danneggiamenti, sia accidentali che non intenzionali. Nella maggior parte dei casi, a provocarli è l’attività umana, come la pesca a strascico o gli urti delle ancore delle navi. Inoltre, ci sono rischi legati a eventi geologici naturali, come eruzioni vulcaniche o terremoti, e l’abrasione dei materiali dovuta a correnti marine o dune di sabbia.
Quadro normativo in UE
I cavi sottomarini svolgono funzioni critiche e strategiche per le economie e le società di tutti gli Stati membri. La protezione dei cavi sottomarini è principalmente responsabilità degli Stati membri, tuttavia la natura transfrontaliera richiede azioni coordinate a livello comunitario. L’UE ha introdotto una serie di misure atte a rafforzare la sicurezza generale delle infrastrutture in questione, come l’EU Action Plan on Cable Security, che copre tutte le fasi della gestione del rischio: prevenzione, individuazione delle minacce, risposta agli incidenti, ripristino e deterrenza.

