La Corea del Nord è stata accusata di aver sottratto asset virtuali per un valore di 3 miliardi di dollari tra il 2017 e il 2023, attraverso 58 attacchi informatici su piattaforme di criptovaluta. Secondo un gruppo di esperti delle Nazioni Unite, questi attacchi sono stati condotti da gruppi di hacker legati alla Corea del Nord, che hanno rubato più criptovalute di chiunque altro nel 2025, incassando circa 2 miliardi di dollari.
L’ultimo anno è stato da record per la Corea del Nord, con un aumento del 51% rispetto all’anno precedente. La fetta di asset digitali sottratti rappresenta il 60% del totale dei furti a livello mondiale, pari a circa 3,4 miliardi di dollari nel 2025. La strategia dei gruppi di hacker è cambiata, con una nuova linea guida che prevede “meno attacchi ma più pesanti”.
Le stime delle Nazioni Unite
Secondo le stime di un gruppo di esperti delle Nazioni Unite, la Corea del Nord avrebbe rubato asset virtuali per un valore di 3 miliardi di dollari tra il 2017 e il 2023, attraverso 58 attacchi informatici su piattaforme di criptovaluta. L’obiettivo di queste operazioni cyber è spesso quello di ottenere risorse per aggirare le sanzioni e finanziare il programma nucleare del Paese. Il Governo del Paese asiatico ha iniziato a sviluppare moderne capacità informatiche già a metà degli anni ’90, con investimenti nelle infrastrutture delle telecomunicazioni per massimizzare il suo potenziale informatico.

