Crosetto critica i limiti stipendiali per esperti cyber e propone una “piazza cibernetica” al Ministero della Difesa. Durante l’audizione del 23 gennaio 2025 in Commissione Difesa alla Camera, ha denunciato l’inadeguatezza del tetto a 240 mila euro annui per attrarre talenti nella cybersecurity.
Guido Crosetto ha affermato che “con 240 mila euro sulla cyber non trovi neanche il più sfigato degli hacker”, sottolineando come le regole del pubblico impiego impediscano di reclutare i migliori esperti, molti dei quali italiani ma attratti da opportunità estere. Ha criticato il principio “uno vale uno”, insistendo che “la competenza si paga” per garantire un futuro al Paese.dagospia+1
Il Ministro intende creare una piattaforma al Dicastero della Difesa per coinvolgere informalmente esperti italiani nel mondo, sfruttando il loro “amore per l’Italia” e condividendo intelligence su minacce emergenti. Questa iniziativa mira a colmare il gap di velocità nelle risposte cyber, con un gruppo di lavoro che monitora scoperte quotidiane.
Richieste Normative alle Forze Armate
Crosetto auspica un percorso legislativo per legittimare l’uso di strumenti cibernetici da parte delle Forze Armate, allineandole al comparto intelligence e estendendo garanzie al personale. Propone anche attività preparatorie di intelligence e compartecipazione alla strategia nazionale sull’IA duale. Il sottosegretario Matteo Perego ha ribadito l’urgenza di un’arma cyber mista civile-militare con quadro normativo abilitante.

